Artist's Profiles - Contemporary Art Itineraries

Artist's Profiles - Contemporary Art Itineraries

A cura di Mario Napoli

Testi critici di Elena Colombo, Flavia Motolese e Andrea Rossetti

"Alessio Bandini utilizza un mosaico di citazioni, che partono dal cinema e finiscono nella cultura mistica. L'artista ci guida verso un antico passato nel quale i segni erano la prima evidenza dell'esistenza di un SÉ indipendente. Tutte queste ispirazioni sono tradotte con un mix di varie tecniche e stili differenti che derivano da un punto di vista analitico. Ciascuno di noi è definito da una differenza che si mostra quando accettiamo la nostra complessa identità. Scopriamo gli Altri di fronte alla nostra consapevolezza, come nelle danze floreali del periodo Liberty, ma con una punta di primitivismo. Il discorso narrativo passa da un livello collettivo ad uno molto intimo in questa fase, il soggetto non interagisce con un paesaggio reale, ma nuota in una atmosfera amniotica (forse un legame con l'ambiente sarà il prossimo passo). Siamo di fronte a forme tagliate in uno "Spazio Negativo", un vacuum che genera l'Alterità di un gemello ideale. Perciò, in questi lavori le tinte danno un effetto di bianco e nero fotografico. Utilizzando una gamma, delicata ma intensa, di luci ed ombre, l'artista ci suggerisce una serie di paradigmi ed emerge una summa dei sentimenti umani, come nel caso della "Millennium Trilogy" di Larsson in letteratura. Anche quando la polifonia sembra riunirsi in un Unico, l’attenzione è centrata sulla sinuosità del gesto e sul valore grafico del movimento. La spiritualità si ritrova negli esseri inorganici ma anche nelle persone comuni, i cui comportamenti condensano tanto la poesia quanto il desiderio di rivalsa sociale. In una ricerca che rimanda ai poemi di Milton, troviamo umili voci ed una condivisione che raggiunge l'Unicità. È un approccio che richiama una realistica, quasi isterica dichiarazione che ci porta ai dipinti di Ben Shahn e rielabora le icone popolari per smuovere le nostre coscienze. In ogni caso, l'artista può vedere come l'anatomia può diventare punteggiatura astratta sulla superficie, creando una melodia sirenide e stabilire una nuova mitologia introspettiva."